TERAMO – Il gip del tribunale di Teramo, Giovanni de Rensis, ha archiviato il procedimento penale a carico del commercialista di Alba Adriatica , stanato dall’inviato della trasmissione di Italia 1 "Le Iene Show", relativamente al suo coinvolgimento in un’organizzazione criminale attiva nel Teramano dedita all’evasione fiscale, falso in scritture contabili, immigrazione clandestina nonche’ truffa ai danni allo Stato. Le indagini nei confronti del commercialista hanno preso avvio da un documento video inviato alla guardia di finanza di Teramo nel luglio 2013 dalla "iena" Luigi Pelazza, il cui contenuto avrebbe portato gli inquirenti sulle tracce di questa organizzazione. Nel servizio si parlava del commercialista come uno dei principali referenti ed artefici di un sistema imprenditoriale gestito dalla comunita’ cinese ed impegnato nella commissione dei reati fiscali e legati alla immigrazione asiatica. Il pm non ha ravvisato alcuna condotta penalmente rilevante da parte del commercialista. Si e’ anche accertato che i due cinesi ricevuti presso lo studio del professionista non erano neppure suoi clienti, come invece affermato da Pelazza. Il servizio televisivo venne rimosso da Mediaset (e dai siti collegati) poco dopo la messa in onda, a seguito delle numerose contestazioni per molteplici violazioni di legge avanzate dagli avvocati del commercialista Valeriano Migliorati e Massimo Guercioni. Il commercialista, inoltre, e’ stato anche prosciolto dal gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa, dall’accusa di concorso in reati sull’immigrazione clandestina riguardanti un centro massaggi gestito da soggetti cinesi in Giulianova. "Ci riteniamo pienamente soddisfatti dall’esito delle indagini svolte dagli inquirenti, che hanno permesso di accertare l’assoluta estraneita’ del loro assistito da qualunque addebito, nonche’ dai gravi fatti a lui contestati in seguito all’intervento della trasmissione televisiva "Le Iene Show", dichiarano i difensori del professionista, Valeriano Migliorati e Massimo Guercioni. "Tuttavia, questa vicenda dovrebbe far riflettere sulla credibilita’ di un certo giornalismo d’inchiesta, ed anche sulla pericolosita’ di un uso scorretto dei mezzi d’informazione. In ogni caso, verranno avviate massicce azioni risarcitorie nei confronti del gruppo Mediaset e di chiunque altro abbia diffuso notizie aventi portata diffamatoria e comunque lesive dell’immagine, della professionalita’ ed onorabilita’ del commercialista".
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